Artistica

Femminile

[fonte: http://www.federginnastica.it ] Questa disciplina olimpica prevede quattro differenti specialità, ovvero quatto differenti attrezzi sui quali il ginnasta può eseguire i suoi esercizi. A seconda della formula di gara, il risultato agonistico è determinato dalla somma dei punteggi ottenuti ai vari attrezzi (concorso generale) oppure dal punteggio ottenuto in uno solo di questi (finale di specialità). Gli attrezzi sono: volteggio, parallele asimmetriche, trave, corpo libero. Gli esercizi vengono valutati da appositi giudici in base al loro contenuto, sia in termini di complessità tecnica che di precisione ed eleganza esecutiva.

Volteggio

Volteggio
Il volteggio è del tutto analogo al volteggio maschile (varia solo l’altezza dell’attrezzo denominato “tavola”); consiste in una rincorsa di massimo venticinque metri, di una battuta a piedi pari su una pedana elastica, della posa delle mani su una superficie chiamata “tavola”, che ha sostituito il “cavallo”, posta a 125 centimetri da terra e, soprattutto, di una conseguente fase di volo in cui l’esecutore esegue rotazioni rispetto ai vari assi del corpo. Si tratta quindi di un esercizio altamente dinamico che mette in risalto soprattutto le doti acrobatiche dell’esecutore.

Parallele asimmetriche

Parallele asimmetriche
Le parallele asimmetriche sono concettualmente simili alla sbarra maschile ma in questo caso i correnti sono due e posti a differenti altezze, con la possibilità per l’esecutrice di passare da uno all’altro. Sono formate da una struttura in metallo, che, agganciata con cavi al pavimento, sostiene due staggi in legno posizionati distanziati, uno più in alto e uno più in basso. L'evoluzione di questo attrezzo nel corso del tempo è stata notevole. Con il passare degli anni, infatti, gli staggi sono stati distanziati maggiormente, in modo da poter consentire evoluzioni più spettacolari da parte delle atlete.

Trave

Trave
La trave è una specialità esclusiva dell’artistica femminile; l’attrezzo risulta essere un “corridoio” largo dieci centimetri e lungo cinque metri posto a un metro e venti dal suolo ove le ginnaste eseguono oggi elementi estremamente complessi che richiedono straordinario equilibrio e determinazione.

Corpo libero

Corpo libero
Per il corpo libero si ricorre all'uso di una pedana quadrata, o "quadrato", ampia 12x12 metri, con un metro di "sicurezza" intorno. Tale pedana consente un'amplificazione dello slancio e contemporaneamente un arrivo adeguato da salti ed evoluzioni. Tale specialità richiede resistenza fisica e uno sviluppo armonico dei muscoli di tutto il corpo; le performance a questo attrezzo si avvalgono di un accompagnamento musicale per mettere maggiormente in risalto gli aspetti artistici e coreografici.

Maschile

[fonte: http://www.federginnastica.it ] Questa disciplina olimpica prevede sei differenti specialità, ovvero sei differenti attrezzi sui quali il ginnasta può eseguire i suoi esercizi. A seconda della formula di gara, il risultato agonistico è determinato dalla somma dei punteggi ottenuti ai vari attrezzi (concorso generale) oppure dal punteggio ottenuto in uno solo di questi (finale di specialità). Tali attrezzi sono: corpo libero, cavallo con maniglie, anelli, volteggio, parallele, sbarra. Gli esercizi vengono valutati da appositi giudici in base al loro contenuto, sia in termini di complessità tecnica che di precisione ed eleganza esecutiva.

Corpo libero

Corpo libero
Nel corpo libero, l’ “attrezzo” con cui il ginnasta interagisce è il suolo, mettendo in evidenza, al massimo grado, proprio il corpo dell’esecutore, “libero” di eseguire evoluzioni e figure. Tuttavia, in realtà, le moderne pedane per gli esercizi al corpo libero poco hanno a che fare con un semplice suolo: si tratta infatti di quadrati di dodici metri di lato con un elevato grado di elasticità, che consentono quindi fasi di volo molto ampie. Fasi di volo che hanno caratterizzato infatti l’evoluzione tecnica di questa specialità.

Cavallo con maniglie

Cavallo con maniglie
Il cavallo con maniglie pone invece all’esecutore il compito di muovere il corpo rispetto ad una superficie molto particolare, per dimensioni e conformazione, ed escludendo completamente l’intervento degli arti inferiori. Tutti gli esercizi sono infatti eseguiti in appoggio sulle braccia e prevedono movimenti rotatori (mulinelli) e pendolari (forbici).

Anelli

Anelli
Gli anelli sono l’unico attrezzo di tutta la ginnastica in cui il contatto dell’esecutore con l’attrezzo – in questo caso la presa delle mani sugli anelli - resta immutato per tutto l’esercizio. Le esecuzioni prevedono sia fasi dinamiche (in appoggio e in sospensione) sia elementi statici (è richiesta la durata di due secondi): Questi ultimi richiedono quasi sempre delle espressioni di forza notevolissime.

Volteggio

Volteggio
Il volteggio consiste in una rincorsa di massimo venticinque metri, di una battuta a piedi pari su una pedana elastica, della posa delle mani su una superficie chiamata “tavola” che ha sostituito il “cavallo” posta a 135 centimetri da terra e, soprattutto, di una conseguente fase di volo in cui l’esecutore esegue rotazioni rispetto ai vari assi del corpo. Si tratta quindi di un esercizio altamente dinamico che mette in risalto soprattutto le doti acrobatiche dell’esecutore.

Parallele pari

Parallele pari
Le parallele – dette anche parallele pari, per distinguerle dalle parallele asimmetriche – sono due correnti paralleli distanziati fra loro all’incirca quanto la larghezza delle spalle dell’esecutore e sostenuti da quattro montanti ad un’altezza dal suolo di un paio di metri. Gli esercizi a questo attrezzo prevedono un’ampia varietà di figure e di movimenti, tutti eseguiti interagendo con l’attrezzo con i soli arti superiori, in cui sono tuttavia predominanti le fasi in appoggio.

Sbarra

Sbarra
L’attrezzo “sbarra” è costituito da un unico corrente posto a quasi tre metri di altezza e l’esecutore interagisce esclusivamente attraverso la presa delle mani. La possibilità di ruotare l’intero corpo attorno alla sbarra in modo estremamente dinamico consente l’esecuzione di elementi con un’ampia fase di volo lasciando e riprendendo le impugnature (salti).